Info diamanti

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Esistono 4 criteri di valutazione di un diamante (le famose 4 C)

I quattro criteri di valutazione di un diamante sono definiti in inglese come 4 C: Cut – Carat – Clarity – Color

Questi 4 criteri si traducono in italiano come:

Taglia – Peso – Purezza – Colore

Taglia:

si riferisce agli angoli e alle proporzioni di un diamante. In base a formule scientifiche complesse, un diamante ben tagliato rifletterà la luce da una faccetta all’altra (come uno specchio) e la disperderà, la rifletterà per la parte superiore del diamante (la tavola). Se il diamante è ben tagliato, avrà quindi una brillantezza ottima, e parleremo di fuochi del diamante. Un diamante può avere una taglia troppo liscia o ruvida. In questi casi la luce non si rifletterà nel modo ottimale e la brillantezza del diamante verrà pregiudicata.

Peso:

Il peso di un diamante si esprime in carati: un carato equivale a 0,20 grammi. Un carato può essere suddiviso in 100 punti. Un diamante di 0.75 carati è equivalente a un diamante di 75 punti o a un diamante di ¾ di carato. L’industria del diamante usa diversi tipi di bilance per misurare il peso dei diamanti. Il carato è una misura che si applica anche ad altre pietre preziose e pietre fini. Il carato delle pietre preziose non ha niente a che vedere con il carato delle leghe d’oro e non si deve confondere. Un diamante che pesi 0,9990 si considera come di 1,00 carato, mentre uno che pesi 0,9989 si considera di 0,99 carati.

Purezza:

I diamanti che presentino poche o nessuna inclusione sono molto rari e per questa ragione sono assai cari. Tali inclusioni possono assomigliare a cristalli, nubi, fili o minuscoli pennacchi. Le norme internazionali stabiliscono che un diamante è considerato puro nel momento in cui l’occhio di un esperto non riesce a scoprire un difetto con una lente da 10 ingrandimenti (10x). Si è stabilita una scala di purezza con l’obbiettivo di classificare i diamanti secondo il loro grado di purezza. Tale scala comprende i seguenti gradi di purezza: Flawless / Internally Flawless (puro), VVS1 o VVS2 (inclusioni veramente piccole), VS1 o VS2 (inclusione molto piccole), SI1, SI2 o SI3 (inclusioni piccole) e P1, P2 o P3 (Piqué).

Colore:

un diamante privo di colore è un diamante incolore. L’industria del diamante usa scale di colore con l’obbiettivo di classificare i diamanti. Il colore di un diamante ha un impatto significativo sul suo prezzo. La scala di colore si estende dalla D alla Z, da senza colore (incolore) a color giallo chiaro. La scala comincia con D come Diamond (Diamante in Italiano), non esistono A, B o C. Le suggeriamo di scegliere un diamante il cui colore sia situato tra D e I. Esistono anche diamanti di tutti i colori: azzurri, rossi, rosa, verdi, gialli, neri, champagne, cognac, etc. Alcuni sono estremamente strani: il rosso, il verde, l’azzurro, etc.

I fattori che determinano il valore di un diamante sono riassunti da questi quattro criteri. Se uno di questi quattro criteri è sconosciuto, il valore di tale diamante non potrà essere determinato in modo preciso: sono indissociabili.